La Basilica di San Marco, la cattedrale di Venezia
La Basilica di San Marco è il tempio sacro di tutta Venezia, essa custodisce infatti da oltre un millennio le spoglie dell’evangelista Marco, patrono della città lagunare.
Nei secoli i momenti più importanti della vita civile e del culto cristiano di Venezia si sono celebrati all’interno delle sue magnifiche volte bizantine dove nella sua splendida e preziosa tessitura musiva, avente un’estensione di oltre quattro chilometri quadrati, vengono narrate le vicende legate al Culto Cristiano.
Questa Cattedrale, sede patriarcale e da sempre identificata con l’appellativo di Chiesa d’Oro, è unica al mondo, perché al di là dei tesori che essa custodisce, è un luogo palpitante di fede e di pellegrinaggi anche ai nostri giorni. Essa ci testimonia di come Venezia sia sempre stata nei secoli la città della civiltà, della tolleranza e del dialogo fra le religioni.
Tutto ciò ha avuto influssi straordinari sull’intera Chiesa mondiale, favorito anche dalla presenza di chiese e conventi delle più varie confessioni sparsi nelle Isole della Laguna, dalla fede della sua popolazione e non ultimo dal patrimonio culturale e librario. Ricordiamo che Venezia fu la prima a dare alle stampe in Europa la Bibbia ma anche il Corano già prima della metà del ‘500.
La Basilica di San Marco costituisce uno dei più celebri monumenti bizantini al mondo e, per stile si affianca alla Basilica di Santa Sofia e alla Chiesa di San Salvatore in Chora, due grandi templi bizantini chi si trovano a Costantinopoli, l’odierna Istanbul.
Essa venne edificata accanto a Palazzo Ducale, sede del potere laico del Governo della Repubblica Serenissima che vi per celebrò per secoli l’insediamento dei suoi Dogi ed ogni importante celebrazione legata alla potenza e alle conquiste della repubblica.
La facciata principale della Basilica guarda sulla Piazza più celebre della città, qui si aprono i suoi imponenti portali sormontati da archi, su cui si erge la splendida terrazza. Su di essa troviamo una copia della magnifica quadriga di cavalli in bronzo dorato, proveniente dall’ippodromo di Costantinopoli che giunse a Venezia nel 1204 nel corso della Quarta Crociata. Essa, capeggiata dai veneziani condotti in battaglia dal loro Doge guerriero Enrico Dandolo portò alla caduta dell’Impero Romano d’Oriente.
La prima Chiesa, costituita da un edificio ad una sola navata, con un portico esterno all’ingresso, fu consacrata per la prima volta nell’832, venne parzialmente danneggiata da un incendio nel 916, fu ricostruita e di nuovo consacrata nel 978.
Essa assunse il ruolo di testimone della grandezza della città e del fervore religioso e artistico dei veneziani solo nella sua terza ricostruzione la cui ultima solenne consacrazione ebbe luogo nel 1094. La Basilica si presentò allora alla città accresciuta in superficie, con un atrio a nartece, un nuovo impianto a croce greca che comportava l’aggiunta di una navata traversale e l’innalzamento di 5 grandiose cupole. Quattro di esse furono edificate alle estremità della pianta a croce e una all’incrocio del transetto con la navata principale.
L’interno di questa grande Basilica suscita subito grandi emozioni, la visione degli spazi delle navate, delle cinque grandi cupole, degli archi su cui si poggiano le cupole orientaleggianti, le superfici musive con le narrazioni dell’Antico e Nuovo Testamento rilucenti di oro, inondati dalla luce che filtra dall’esterno che è la vera protagonista di tanta meraviglia.
La mattina all’alba all’interno della Basilica il sole non entra subito e solo verso mezzogiorno illumina con il suo fulgore la prima grande cupola delle tre disposte sull’asse centrale della navata. Proprio di luce si parla in questa cupola dove la prima ed unica figura femminile è la madre del Cristo cioè Maria “quella che avanza come l’Aurora nel suo sorgere”.
La Basilica ci affascina con la sua bellezza, con le suggestioni di luce e la sua grandiosità, testimonianza della natura caleidoscopica di questa splendida città. In essa, più che in ogni altro monumento veneziano, ogni secolo ha lasciato e stratificato visibilmente l’impronta della propria arte e della propria ricchezza.
Qui potremo scoprire i preziosi tesori d’arte ed i marmi rari che i veneziani riportarono nella loro città dai loro viaggi e commerci nel Mediterraneo, nel lontano Oriente oppure come bottino di guerra al ritorno dalle Crociate.