10 cose curiose da vedere a Venezia
Venezia va conquistata a piedi per calli, fondamenta e campielli, perché qui bisogna perdersi nel cammino per poi ritrovarsi in luoghi incantevoli facendo scoperte esclusive in puro stato di continua meraviglia.
Svelato anche questo segreto che ci porta alla vera scoperta della città possiamo tentare di elencare sulle dieci dita delle mani i luoghi da scegliere nella nostra esplorazione.
Una Piazza “Serenissima”
Tutto quello che sta attorno alla Piazza San Marco di Venezia segna un punto centrale di attrazione.
Entrando con il nostro sicuro passo di visitatori lasciandoci la laguna alle spalle lo sguardo entra diritto e frontale in un mondo di bellezza assoluta e viene sopraffatto in ogni direzione da un capogiro di emozioni a 360°: il Palazzo Ducale, la Basilica di San Marco, la Piazzetta della Loggia, il Campanile, la Torre dell’Orologio, le Procuratie, il Correr con l’Ala napoleonica, le orchestrine
dei Bar storici, le Botteghe del lusso all’ombra dei portici, la Babele dei visitatori arrivati da ogni angolo di mondo.
Il Campanile di San Giorgio Maggiore
Seguendo sempre il desiderio di emozioni uniche il visitatore può fare l’esperienza della “Vista della città a volo d’uccello”. Gli esploratori e i geografi di professione ci insegnano che la conoscenza più importante di una città parte dall’esperienza di vederla dall’alto, distesa sul territorio, sui pendii, sulle rive, sulle vie che la disegnano e la orientano. Per abbracciare la veduta dall’alto di Venezia con Isole, Laguna, Sestieri distribuiti verso i quattro punti cardinali basta andare nell’Isola di San Giorgio Maggiore appena ad una fermata di battello da Piazza San Marco e salire sulla cima del campanile della Chiesa.
Una volta lassù potremo volare con lo sguardo sul panorama mozzafiato più ampio della città e ammirare Venezia in ogni direzione scoprendo edifici, monumenti, isole, orizzonte fino al mare, la terraferma e i monti dietro di questa.
Il Museo del‘700: Venezia influencer nel mondo per moda e stili di vita
A Venezia ci si dispera nella selezione di Monumenti, Chiese e Musei che si possono visitare. Se vogliamo mantenere l’esigenza di non appesantirci, anzi di fare un percorso culturale in leggerezza, ci si offre Ca’ Rezzonico “Museo del Settecento veneziano”.
Qui si possono trovare molte risposte sulle ragioni che nel Settecento hanno fatto di Venezia una capitale imitata in tutta Europa come città che faceva tendenza. A Venezia guardavano tutti: Re e Regine, Corti dei regni d’oltralpe, ceti ricchi e nobili di Europa, mercanti e viaggiatori, artisti e artigiani, per imitarne gli eventi del divertimento e delle feste di Palazzo, le Sale da gioco, la moda degli abiti, dei cappelli, delle acconciature, delle parrucche, del trucco.
Si parlava e si imitavano anche le stravaganze di ruoli e generi della servitù come cicisbei, nani, mori, valletti di dame che le sostenevano sui tacchi, per il peso delle parrucche o per proteggerle con i parasole. Ogni quadro di pittori come i Tiepolo mostra che a Venezia era possibile una grande libertà di costumi e di stili di vita sia per i nobili come per i popolani.
Trionfava lo sfarzo di uno stile suntuoso detto “Stile Veneziano” di arredi tutti oro, stucchi, specchi, velluti, su cui imperavano fatture leziose di forme morbide, bombate fondi chiari con decori fioriti. Tutto questo si vede e si capisce entrando in Ca’ Rezzonico. Come in un grande sogno ci si immerge nel Settecento di Venezia.La visita ci mostra una Venezia che viveva per l’immagine e per la trasgressione fino a farne una vera è propria scuola da imitare in tutto il mondo Vip di allora. E dopo la visita al Museo del Settecento di Ca’ Rezzonico penserete a Lady Gaga in modo diverso.
Lo shopping a Rialto
A Venezia, se si vuole fare esperienza particolare di moda e di shopping dobbiamo raggiungere la zona del Ponte di Rialto. Dopo aver goduto della vista sopra il Ponte sul Canal Grande, con le sue botteghe antiche e moderne, dobbiamo scendere dal Ponte verso Campo San Bartolomeo e fare ingresso nel restaurato Fondaco dei tedeschi.
Questo Palazzo affacciato sul Canal Grande, visibile a sinistra prima di arrivare a Rialto in direzione San Marco, due secoli fa fu sede della gendarmeria austriaca, oggi è uno scintillante megastore del lusso con corner esclusivi dedicati ai brand più prestigiosi della moda italiana e internazionale.
Vita e Luce in Campo Santa Maria Formosa
Non c’è solo Parigi ad offrire angoli romantici in piazzette ricche di vita di quartiere in cui sostare per godersi aria e luce attratti da atmosfere magiche create di variabili scorci di cielo proiettati sulle architetture antiche di storia.
A Venezia troviamo queste atmosfere in Campo Santa Maria Formosa una delle più grandi piazze di Venezia, centrale e vicinissima a Piazza San Marco amatissima nei secoli da generazioni di veneziani.
Qui regna la pace, fuori dai chiassosi flussi turistici, pur essendo una piazza di frequentazione cittadina quotidiana per i residenti. In questo delizioso Campo con tavolini dei
caffè all’aperto, negozi di frutta e verdura, bambini che giocano in campo possiamo godere della vista di antichi Palazzi in un’atmosfera abbagliante creata dalla luce e dall’aria in uno spazio movimentato in modo straordinario dall’ architettura centrale di una Chiesa storica della Repubblica Serenissima che fu dedicata dai Dogi alla Vergine Maria.
La Chiesa di Santa Maria Formosa, risalente al 1492 per opera dell’architetto Codussi, con la sua cupola esterna conduce lo sguardo al cielo con un effetto quasi galleggiante mentre all’interno troviamo dipinti meravigliosi di Scuola Veneta come la Madonna con Bambino e San Domenico del XVIII sec. di Gian Battista Tiepolo.
Il cavallo del condottiero
A pochi passi di cammino da Campo Santa Maria Formosa possiamo raggiungere Campo S.S. Apostoli dove campeggia la statua equestre dell’artista fiorentino
Andrea Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci.
Il monumento equestre è una statua di grande fascino e imponenza dedicata al grande capitano di ventura Bartolomeo Colleoni (1400 -1475) che fu salvatore in armi della Repubblica di Venezia (XV sec.). Il monumento equestre rende il luogo imperdibile perché l’emozione trasmessa dal condottiero di bronzo sulla sua cavalcatura lanciata in avanti, mentre si erge impettito e fiero, costituisce un’esperienza pari solo alla vista dei monumenti equestri dell’antica Roma o quella del
condottiero Gattamelata del sommo artista Donatello che oggi è visibile a Padova. Di grande rilevanza storica e artistica è anche l’area in cui è posta l’opera tra
l’ingresso monumentale all’antico Ospedale di San Marco e la Basilica Santi Giovanni e Paolo che si raggiunge anche venendo dalle Fondamenta Nuove.
Le Zattere: la passeggiata veneziana open air
In ogni stagione, sbarcando a San Basilio dal battello delle Linee dirette veloci, che attraversano il canale della Giudecca verso San Marco, si può fare in circa un’oretta di cammino rilassato, quella che per i veneziani è la passeggiata della domenica con i bambini, la famiglia, il fidanzato o la fidanzata. A conclusione della passeggiata si raggiungerà la Punta della Dogana punto estremo di confluenza del Canal Grande e del Canale della Giudecca con la vista aperta a 360 ° sul grande bacino di San Marco. Durante il cammino lungo le larghe fondamenta delle Zattere si vede a destra la via d’acqua del Canale della Giudecca con l’incessante viavai dei grandi traghetti e a sinistra si può alzare lo sguardo su uno straordinario sipario di palazzi, dimore, chiese storiche senza sentire alcun obbligo di visita o di approfondimento culturale se non quello di immergersi nelle atmosfere esterne influenzate dalla luce, dal sole, dall’aria, dai riflessi dell’acqua e del cielo.
Camminando per le Zattere il piacere è proprio quello della sensazione di libertà un vero stato di benefico relax fuori dalla complessità di calli strette, campielli, mura, ponti e canali che affollano il cammino dei turisti all’interno della città storica. Nel cammino si incontrano un’infilata di locali famosi con l’offerta di prelibatezze come il gelato con il cioccolato gianduia affogato dentro e la possibilità di consumare bibite e spuntini all’aperto per prendere il sole, scattare una foto, disegnare su un taccuino.
La piazza elegante di Campo Santo Stefano
Se navigando in battello sul Canal Grande per raggiungere San Marco abbiamo voglia di scendere prima e raggiungere a piedi San Marco possiamo sbarcare alla fermata dell’Accademia. Da qui attraversato il ponte dell’Accademia sul Canal Grande scendiamo in una delle piazze più grandi ed eleganti di Venezia il “Campo Santo Stefano”.
La scenografia è suntuosa merito anche di Palazzi e delle Chiese celebri che lì si trovano: la Chiesa di Santo Stefano, la Chiesa di San Vidal, Palazzo Morosini, Palazzo Loredan e Palazzo Pisani, oggi sede del Conservatorio Benedetto Marcello. Al centro del campo si erge la statua del letterato Niccolò Tommaseo.A parte la complessità e il peso storico e culturale degli edifici e delle chiese che li si trovano, la Piazza aperta e luminosissima è l’ideale per sostare all’aperto o fare tappa sui tavoli all’aperto dei numerosi Bar aperti. Il Campo mantiene la frequentazione e la vita cittadina dei veneziani senza essere sopraffatta dall’affollamento dei turisti.
Un luogo inedito in Isola
La visita alle Isole della Laguna Nord può essere davvero un’avventura esclusiva se prendiamo un battello di Linea e ci fermiamo all’Isola di San Michele che ci apre la visita al Cimitero monumentale della Città di Venezia. In effetti questo non si erge su un’unica isola ma su due collegate fra loro: San Michele e San Cristoforo della Pace.Il cimitero risale al 1807 quando le Isole erano sede di antichi monasteri. La Chiesa che si erge all’ingresso del nostro approdo è quella risalente alla metà del ‘400 per opera dell’architetto Codussi. Nel cimitero ci sono varie aree dedicate a vari culti religiosi da quella cattolica a quella ortodossa, ebraica e protestante e sono presenti architetture funerarie di grande suggestione.
Tra le tombe visitabili ci sono quelle di famosi personaggi tra i quali i musicisti come Igor Stravinskij e Luigi Nono, pittori come Emilio Vedova o grandi letterati come Josif Brodskij, Ezra Pound.
I violini di Vivaldi
Dopo le grandi emozioni di Piazza San Marco possiamo imboccare Riva degli Schiavoni e arrivare alla Chiesa della Pietà. Questa era la Chiesa di Vivaldi e fra le fanciulle orfane accolte dall’istituto della Pietà il grande musicista impartiva le sue lezioni di Musica e dirigeva le sue piccole donne musiciste in erba.
Oggi all’interno della Chiesa della Pietà nel Piccolo Museo “Antonio Vivaldi”, aperto al pubblico nel 2004, si mostra una straordinaria collezione di strumenti musicali barocchi, utilizzati dalle fanciulle durante le lezioni di musica di Antonio Vivaldi.La collezione presenta strumenti intatti ed emoziona il pensiero che alcuni dei violini posseduti dalle fanciulle musiciste siano stati suonati da Vivaldi stesso.